Release of 11.02.2020

La seconda fase inizia con gli squilli di Vipiteno, Gherdeina e Fassa

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Serata d'orgoglio per le squadre italiane impegnate nei gironi di qualificazione ai playoff. Nel Girone A il Vipiteno balza al comando: i Broncos si sbarazzano di un coriaceo Klagenfurt-II. Ma il ringraziamento del Wipptal è per il Gherdeina che compie l'impresa di serata. La formazione di coach Erwin Kostner conquista una ragionata vittoria per 3:2 in quel di Lustenau e sovverte subito la classifica del Gruppo A. I ladini hanno già agguantato i Leoni del Vorarlberg e sono a solo due punti dal Vipiteno. In mezzo ai Broncos ed alla coppia Gherdeina - Lustenau c'è il Salisburgo che inizia con un successo contro il Vienna che permette ai giovani Red Bulls si balzare al 2° posto.

Nel Girone B nessuna sorpresa. Le prime tre in classifica, Fassa, Feldkirch e Zell am See, vincono le rispettive gare di serata e creano già un solco importante nei confronti di Kitzbuhel, Bregenzerwald e Linz. In particolare il Fassa si conferma capolista del girone con un successo per 6:2 contro un Kitzbuhel pericoloso nel terzo tempo ma i Falcons poi concludono il match in maniera convincente. 

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Il Vipiteno passa in testa al Girone di Qualificazione A grazie anche al successo del Gherdeina a Lustenau. I Broncos, dipendenti dal trio Doggett-Bustreo-Lemay , si sbarazzano, non senza qualche fatica, di un coriaceo Klagenfurt-II per 4:1.
A Vipiteno si inizia la seconda fase da dove era finita la regular season: alla Weihenstephan Arena c'è di nuovo il Klagenfurt-II. I padroni di casa non possono contare su Ivan De Luca (al Bolzano)e su Matthias Mantinger. Nella squadra ospite esordio assoluto del 16enne Maximilian Preiml mentre ritornano a giocare dopo i rispettivi infortuni sia Wurschl che Kreuzer. Partita molto contratta, almeno nelle prime battute, vista la grande posta in palio in un girone dove non ci possono essere margini di errore. Dopo mezzo minuto erroraccio dei padroni di casa ma carinziani che non sfruttano. I minuti passano ed anche i Broncos iniziano meglio a carburare. Il protagonista è sempre uno dei top scorer della stagione regolare, Mathieu Lemay, che inizia la seconda fase con una bella e pregevole azione personale conclusa nello slot con il goal del vantaggio (6'). Ma come nel match dello scorso 1° febbraio, le giovani "Rotjacken" lottano su ogni disco ed usufruiscono anche di due powerplay distinti ma il penalty killing del Wipptal si fa rispettare. Nel finale di periodo parata di Bacashihua su Kevin Szabad.

Nel periodo centrale l'EC-KAC II è subito molto pericoloso ma Bacashihua salva il risultato con una "big-save" su Simon Hammerle. Poi la tenacia dei biancorossi si spezza con i Broncos che gestiscono due superiorità in cui Renè Deluca non aggancia un favorevole occasione. L'equilibrio regna sovrano ed il Klagenfurt è sempre in partita. Lo sloveno Rok Kapel sbaglia la mira nella più clamorosa delle occasioni al 35'. Poi i padroni di casa serrano i tempi: sempre la prima linea protagonista nei frangenti finale del periodo. Dopo aver sbagliato una prima chance, a soli 13 secondi dalla sirena finale, Bustreo sigla il raddoppio con le assistenze di Lemay e Doggett.
Nel terzo tempo il Klagenfurt non si arrende e continua a mettere pressione a Bacashihua. Si continua sul doppio vantaggio dei padroni di casa fino al 56' quando Hackhofer pesca il goal della sicurezza contro l'EC-KAC II. Ma il match non è ancora finito. Kreuzer segna meritatamente la prima rete delle "Giubbe Rosse" mentre Bustreo conclude il suo match con la sua personale doppietta e l'apporto ancora di una prima linea che ha messo lo zampino in tutte le marcature dei padroni di casa.

Impresa delle Furie. Il Gherdeina vince per 3:2 a Lustenau e ferma già quella che era la capolista prima di questa giornata d'esordio delle seconda fase della AHL. Una gara molto tattica e cinica per i ragazzi di coach Erwin Kostner che agganciano subito gli avversari in classifica ed ora sono solo a due punti dai nuovi leader dei Broncos. Il commento di coach Erwin Kostner.
Un Gherdeina di grande temperamento e concretezza espugna la Rheinhalle di Lustenau e si rilancia alla grande per un passaggio ai playoff. "Una grande iniezione di fiducia per questo girone di Qualificazione". Queste le parole di coach Erwin Kostner che poi fa una disamina del match. "Nel primo tempo abbiamo subito l'iniziativa degli avversari. Loro hanno giocato la finale austriaca mentre il Gherdeina era fermo da 10 giorni di stop. Fisiologico che ci volesse un po' di tempo per riprendere il ritmo partita da parte della mia squadra. Ma abbiamo tenuto testa. Poi dal secondo tempo abbiamo ottenuto una vittoria indiscutibile grazie anche ad una formazione umile e concreta anche sul piano del gioco. Certo abbiamo trovato anche le reti giuste al momento giusto ma sono tre punti preziosi. Superare la capolista è stato importante ma ogni partita sarà difficile perchè non ci sono squadre deboli. Ma se giochiamo come questa sera, i playoff sono un obiettivo possibile."

Il Gherdeina si presenta a Lustenau privo dell'infortunato Michael Sullmann mentre non sono del match Demetz e Kevin Schamzl. Entrambe le squadre sentono l'importanza della partita e si schierano a tre linee. Primo periodo in cui i Leoni austriaci partono all'attacco e mettono pressione alla porta di Smith ma i ladini rispondono presente per un tempo che si conclude senza reti ma tanto gioco. Nel secondo periodo il Gherdeina cresce molto ed inizia a lambire la porta di Swette. Al 28', però, Samuel Moroder si prende una doppia minore ma questo frangente è l'occasione per il vantaggio ladino. Il team altoatesino si ritrova in attacco con il Lustenau sbilanciato: Nedved cade al momento del tiro, il disco arriva a McGowan che lo lancia nel mucchio dove al termine di una veloce mischia, Wilkins realizza in penalty killing (29'). La gara inizia anche a farsi dura e spigolosa. Frederik Rasmussen deve uscire temporaneamente per una botta al ginocchio ma non viene fischiata nessuna penalità. Le Furie giocano sul velluto ma non trovano il raddoppio mentre i padroni di casa segnano con Haberl il pareggio ad 81 secondi dal 2° intervallo. Durante l'azione del pareggio austriaco s'infortuna Tim Linder che riceve un disco in faccia ma rientrerà stoicamente nel successivo periodo. Ma il secondo tempo non è ancora finito: Daniel Stefan si prende una penalità a 18 secondi dalla sirena. Il Gherdeina non si fa pregare ed allo scoccare del fischio finale, McGowan concretizza in powerplay con uno slap in diagonale al volo che buca Swette.

Il Gherdeina parte alla grande nel terzo tempo e Wilkins al termine di una bella azione permette l'allungo ladino al 43'. Le Furie giocano a memoria e bloccano ogni iniziativa a centro pista dei padroni di casa che si fanno prendere anche da un certo nervosismo come testimonia la bastonata di Swette ad un avversario. Il Lustenau prova a forzare ma sulle sporadiche uscite c'è sempre uno Smith sul pezzo. Una penalità a Kurki, però, permette al Lustenau, nel finale, di accorciare le distanze con una carambola fortunata con il "rinato" Rasmussen (56'). I frangenti finali sono non del tutto giocati bene dal Gherdeina che non riesce a liberare come dovrebbe ma comunque presidia lo slot di Smith quanto basta. Alla fine è vittoria dei ladini che iniziano alla grande la seconda fase.

Il Salisburgo vince per 5:2 contro il Vienna e si porta al secondo posto alle spalle del Vipiteno.
Nessuna sorpresa per i giovani Red Bulls che si sbarazzano dei Vienna Capitals Silver per 5:2 e si portano a ridosso della nuova capolista Vipiteno e davanti alla coppia Lustenau - Gherdeina. I freschi Campioni austriaci, relativamente alle compagini che militano nella AHL, riescono a portarsi velocemente in vantaggio dopo 241 secondi con Rattensberger mentre Stapelfeldt raddoppia al 13'. Preiser accorcia le distanze nel periodo centrale ma in soli 79 secondi, a partire dal 34', i salisburghesi salgono in cattedra prima con il finlandese Luusuaniemi e poi con il nazionale estone Arrak. I viennesi , però, non demordono e dimezzano immediatamente lo svantaggio al 35'. Sarà poi equilibrio fino alla fine del terzo periodo con i Caps che si fanno valere. Il goal del definitivo 5:2 arriva a porta vuota con il capitano svede Tjernstrom.

Il Fassa esce alla distanza sul Kitzbühel e mantiene la testa del Girone B di qualificazione dopo la vittoria per 6:2. Aquile in partita fino al 54', poi le tre reti finali dei ladini consegnano la certezza della vittoria dei Falcons.
Poteva essere una partita difficile da interpretare ma alla fine il Fassa supera per 6:2 il Kitzbühel ed inizia nella giusta maniera il Girone di B di qualificazione in cui si conferma al comando. Nel primo tempo il Fassa attacca a testa bassa e pur mantenendo l'iniziativa del gioco non graffia del tutto la porta di Rupert Svard. Il primo powerplay per i fassani non porta nulla di concreto per coach Kivela. Anzi i tirolesi costruiscono una grande chance con Rosenlechner (8') ma Zakharchenko risponde presente. I Falcons crescono nella seconda parte di tempo e si affidano alle giocate di Mizzi, Chiodo e Biondi che iniziano a prendere le giuste misure. Al 16' proprio Mizzi lancia Chiodo che infila la prima ed unica rete dei trentini nei primi 20'. Nella ripresa gli ospiti sono più concreti. Zakharchenko si supera su una chance di Hochfilzer. Poi ancora Fassa che si rende pericoloso con Mizzi e con Iori. Ma è il powerplay che premia i padroni di casa che trovano il raddoppio con Mizzi al 35' mentre Caletti al 39' segna un bel goal in inferiorità per un Fassa che pensa di aver chiuso i conti.

Sul 3:0 ad inizio terzo periodo sembra tutto in discesa per i Falcons. Le Aquile del Tirolo, invece, cambiano ritmo e non guardano il risultato. Havlik trasforma un powerplay iniziato nel tempo precedente. La rete galvanizza gli austriaci che iniziano a prenderci gusto. Al 50' Bolterle accorcia nuovamente le distanze. Ma i fantasmi del terzo tempo sono scacciati subito dai ladini. Thomas Mader si accomoda in panca puniti ed in soli 16 secondi Mizzi (doppietta) raddoppia il vantaggio al 54' siglando un punto importante nel miglior momento degli ospiti. Questa rete spezza definitivamente l'equilibrio del match perchè appena 15 secondi dopo Zanet permette l'allungo Falcons. All'ultimo minuto di gioco Eastman rende più certa la vittoria fassana con il definitivo 6:2 a porta vuota.

Il Feldkirch inizia la seconda fase con un successo nel derby contro il Bregenzerwald per 3:0. Soudek ritorna dall'infortunio e sigla il raddoppio del VEU. Shutout per Caffi.
Di fronte a quasi 2000 spettatori, il Feldkirch vince il primo derby della seconda fase contro l'ECB ed avanza alle spalle del Fassa. Nel primo tempo il VEU passa con Draschkowitz al 12'. Poi ad inizio del periodo centrale ritorna in rete il bomber Soudek al 22' che questa sera è tornato a giocare dopo un'assenza che durava dal 26 dicembre. Poi il match si stabilizza praticamente fino all'ultimo minuto. L'ECB prova in tutti i modi a riaprire la gara ma fallisce qualsiasi iniziativa. Karlo Skec, l'estremo degli ospiti, esce già al 58' ma la mossa è vana. Samardzic realizza a porta vuota a 27 secondi dalla fine il 3:0. Per Caffi arriva il terzo shutout stagionale.

Lo Zell am See si fa ipnotizzare dal Linz ma poi vince nel terzo tempo per 6:3
Vittoria più difficile del previsto per lo Zell am See che forse sottovaluta l'avversario di serata. Solo dal 45' i salisburghesi si liberano dalla morsa dei rivali del Linz. Mitsch realizza per la squadra dell'Alta Austria che inizia subito a fare la sua gara (2'). I salisburghesi rispondono prima di metà tempo con Wilenius e poi ribaltano il parziale con Selan. Ma nel secondo tempo il Linz si riporta in vantaggio con Maurer e Korecky,. Lo Zell am See riesce ad impattare il risultato prima del secondo intervallo con Sotlar (3:3). Proprio l'esperto giocatore sloveno firma il nuovo vantaggio dei padroni di casa (45'). Questa rete spezza l'equilibrio e non sarà più recuperata dai pur volenterosi avversari. Putnik e Dinhopel permettono agli Orsi Polari di chiudere i conti già al 50'.